16/10/2007

Duemila secondo gli organizzatori i manifestanti davanti al nosocomio. Oggi pomeriggio previsto un nuovo incontro tra i sindaci dei comuni delle Madonie, l’Assessore Regionale alla Sanità, Lagalla, e il manager dell’ASL 6, Iannolino

Ospedale Petralia Sottana, fermo no ai tagli

 

Oltre duemila persone, pensionati, commercianti, studenti, operatori sociali ed economici hanno manifestato venerdì scorso davanti al presidio ospedaliero “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana. I manifestanti, in seguito all’ennesimo rinvio dell’incontro tra i vertici della Regione Siciliana e dell’ASL 6 e i sindaci dei comuni delle Madonie,  hanno voluto ribadire il loro no, come paventato nei piani di riorganizzazione della sanità in Sicilia, ad un ridimensionamento del noso-comio.  I cittadini e gli espo-nenti delle istituzioni mado-nite, inoltre, rivendicano il rilancio dell’ospedale zonale attraverso il potenziamento delle attuali divisioni e dei servizi finora funzionanti.

La chiusura del nosocomio di Petralia Sottana arrecherebbe gravi danni, anche economici, alle strutture commerciali presenti sul territorio. Per focalizzare l’attenzione pure su questo aspetto, nel giorno della manifestazione, tutti gli esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche per tre ore. Anche gli esercenti chiedono un nuovo modello di sviluppo che dia alle aree interne, in controtendenza rispetto alla situazione di abbandono e di emarginazione alla quale sono state condannate, un rinnovato ruolo economico e sociale, nel più ampio panorama provinciale e regionale. In tale ottica, per i cittadini madoniti presupposto preminente diventa il mantenimento delle divisioni e dei servizi attualmente funzionanti nell’ospedale ed il potenziamento dei servizi socio-sanitari e della medicina del territorio costituiscono. “L’ospedale ‘Madonna dell’Alto’, di recente costruzione” dicono gli amministratori del comune di Petralia Sottana “dispone di ampi spazi per ospitare nuovi servizi da rivolgere sia alla popolazione delle Madonie sia a quella dei territori provinciali circostanti, come la lungo degenza e la riabilitazione neuro motoria”.

Proprio questi settori sono stati individuati come missione aggiuntiva e di eccellenza in grado di ridare respiro al nosocomio, consentendo così un arricchimento dell’offerta per la tutela della salute. Vi è inoltre la possibilità di disporre di altre strutture funzionali di proprietà del comune, ubicate a pochi passi dall’ospedale, come la palestra e la piscina coperta.

La manifestazione di venerdì si è conclusa con l‘impegno da parte degli amministratori e degli esponenti della società civile di proseguire nella mobilitazione fino al raggiungimento dell’obiettivo. “Abbiamo più volte sollecitato senza alcun esito”, afferma il senatore Bartolo Fazio dell’Ulivo, “un impegno forte e chiaro per il rilancio dell’ospedale di Petralia e non certo per interesse di campanile, ma perché la struttura ha assicurato e continua ad assicurare, pur tra mille difficoltà e talvolta in assenza dei mezzi necessari, un servizio fondamentale in un largo comprensorio, come noto lontano dai grandi centri. A fronte di reiterate richieste spiace invece riscontrare un chiaro disinteresse nei confronti di questa struttura ospedaliera, abbandonata con tutta evidenza a se stessa e, verosimilmente, inclusa tra quelle destinate alla chiusura o ad un secco ridimensionamento”.

Oggi martedì 16 alle ore 16 è previsto un incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità, Roberto Lagalla e con il manager dell’ASL 6, Salvatore Iacolino. Questa sarà l’occasione per i primi cittadini dei comuni delle Madonie per ribadire il no al taglio dei servizi e un sì al taglio degli sprechi e delle convenzioni inutili e per verificare se c’è la volontà politica di rispondere alle legittime rivendicazioni dei cittadini del comprensorio madonita.

                                                                           Melania Federico

- 16 ottobre 2007 -