(AGI) - Roma, 15 nov. - ‘Nessun sistema elettorale potra’ restituire al singolo cittadino una quota significativa di scelta individuale, piu’ diretta e meno mediata dai vertici di partito, se non si reintroduce espressamente nella riforma del sistema elettorale il meccanismo della preferenza nominale’. Lo dichiarano i senatori dell’Ulivo Franco Bruno, Bartolo Fazio, Claudio Molinari e Paolo Rossi che cosi’ continuano: ‘Conosciamo i limiti e le degenerazioni che le preferenze hanno provocato nel passato e le distorsioni che innescano in alcune situazioni particolari. Tuttavia se si vuole dare una risposta non ipocrita alla richiesta che proviene dall’opinione pubblica di evitare i ‘nominati’ e tornare agli ‘eletti’ non esiste via alternativa alle preferenze. Le stesse primarie su collegi di dimensioni ridotte, previste in alcune proposte, se applicate alla selezione di candidati destinati a ruoli assembleari e se realmente libere, seppur comunque da preferire al sistema attuale, altro non sono che una modesta copia dell’elezioni con preferenze. Proprio per questo, per quanto ci riguarda, seguiamo con interesse e rispetto lo svilupparsi del dibattito sulla legge elettorale ma - concludono Bruno, Fazio, Molinari e Rossi - ci riserviamo il diritto di valutare con la massima attenzione, e in sintonia con quanto avverte una significativa parte degli italiani, qualsiasi proposta di modifica del sistema elettorale che non preveda con chiarezza la reintroduzione delle preferenze e l’ampliamento del margine di scelta riservato al cittadino elettore’. (AGI)
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