13/03/2007

 

Terme e politica

 

Che dire di questa vicenda? Difficile esprimersi. Anche perché, ancora, non è dato conoscere il motivo che ha portato a questa decisione da parte di alcuni consiglieri della maggioranza. Qualunque sia il motivo che ha comportato questo capovolgimento di fronte è giusto esternalizzarlo subito. Non si tratta, in questo caso, solo dell’interesse di un comune ma dell’intero territorio madonita. Senza entrare nel merito delle motivazioni (che spero verranno rese pubbliche al più presto) che hanno indotto i due consiglieri (Margherita e Indipendente) a votare contro il progetto associandosi con la minoranza, una cosa è, però, certa: un polo termale in mano ad un tour operator di primo piano come Antonio Mangia sarebbe stato un vero e proprio volano di sviluppo per Geraci e per l’intero territorio madonita. Ecco perché questa non può essere una questione di mero campanile. Il territorio deve appropriarsi di una vicenda che solo apparentemente appartiene a Geraci. Essa appartiene a tutte le Madonie. Il dibattito deve essere a tutto tondo e non limitarsi al circolo della locale Pro-Loco piuttosto che a quello “Combattenti e Reduci”, con tutto il rispetto per questi ultimi. L’ente Parco delle Madonie, Sosvima, tutti i soggetti dello sviluppo del territorio devono partecipare ad un dibattito che non riguarda solo Geraci. E’ necessario che la deputazione parlamentare del territorio faccia conoscere la propria opinione e a maggior ragione il senatore Bartolo Fazio che, da esponente della Margherita (stesso partito del fratello che ha votato lo stop) ha a Geraci il proprio collegio elettorale.

Sembra veramente abnorme, se non addirittura scandaloso, che un investimento di questa portata, venga abbandonato per dei semplici regolamenti di conti politici da parrocchia elettorale. Da una parte un sindaco, Antonio Spallina, (Ds) a capo di una giunta civica (con dentro Margherita, Alleanza Nazionale, Udc), dall’altra parte una maggioranza formata da 3 Ds, uno della Margherita e 3 Indipendenti. Al centro la bassa cucina della politica. Sotto gli interessi dei geracesi e dei madoniti. Non si può stare in silenzio. Se ci sono dei motivi importanti affinché questo investimento non si faccia e non si creino le terme, lo si dica chiaramente e si denuncino le incongruenze. Ma se non vi sono dei motivi fondanti si faccia un passo indietro. Forse si è ancora in tempo a recuperare la situazione.

 

- 13 marzo 2007 -