Un’interrogazione sul raddoppio della tratta Fiumetorto Cefalù

I senatori dell’Ulivo Francesco Ferrante e Bartolo Fazio (Commissione Ambiente e Territorio), hanno chiesto ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti cosa intendono fare per assicurare la copertura finanziaria e quindi la corretta realizzazione di tale tratta, che non può essere distinta in due lotti separati con tempi di costruzione differenti senza causare gravi danni ambientali e logistici alle località interessate e senza disattenderebbe le varie prescrizioni e i vincoli autorizzativi fissati.

In caso contrario potrebbe riemergere l’ipotesi di realizzazione della sola tratta Fiumetorto – Cefalù, di circa 20 Km, fermandosi a circa 4 Km dal centro abitato della cittadina normanna, con costruzione della nuova stazione in contrada Ogliastrillo.

Ipotesi già scartata, che avrebbe un impatto fortemente negativo, sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico, sulla zona interessata, a causa dell’inevitabile inquinamento atmosferico e acustico, dovuto al presumibile incremento del trasporto su gomma nella suggestiva località Ogliastrillo – Mazzaforno, di rilevante interesse turistico e con una intensa ricettività turistica.

Per questo i sen. Ferrante e Fazio hanno chiesto ai ministri di stanziare, anche utilizzando la prossima manovra finanziaria, i fondi necessari per la realizzazione dei 32 Km dell’ammodernamento della Fiumetorto – Cefalù – Castelbuono e non del solo 1° lotto Fiumetorto – Cefalù, dando a quei territori un parziale, ma assolutamente importante segnale di serio e qualificato intervento per ridurre i tempi di completamento del doppio binario della litoranea PA – ME; di far adottare definitivamente la soluzione progettuale alternativa suggerita dal “Comitato Cefalù – Quale Ferrovia” e condivisa da vari Organismi, da Legambiente e altre Associazioni Ambientaliste e che è stata fatta propria dal Comune di Cefalù, dalla Divisione Infrastrutture delle FS, da RFI, che ha già ottenuto tutte le prescritte autorizzazioni, e che rispetto all’originario progetto prevede, tra le altre opere, l’attraversamento dell’intero territorio di Cefalù e la realizzazione di una nuova stazione sotterranea nella cittadina turistica, da realizzare nei pressi di quella attuale, oltre al prolungamento del doppio binario.

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