La Sicilia penalizzata da Poste Italiane

Il senatore Fazio ha aderito ieri alla manifestazione di protesta dei dirigenti sindacali siciliani delle Poste davanti alla sede centrale della società.

Un’interrogazione parlamentare per chiedere un intervento del ministro delle Comunicazioni sulle scelte di ristrutturazione aziendale avviate da Poste Italiane Spa che penalizzano la Sicilia è stata presentata dai senatori siciliani dell’Ulivo, Bartolo Fazio (primo firmatario), Nino Papania, Benedetto Adragna, Accursio Montalbano ed Enzo Bianco.

“Risultano poco giustificate le paventate azioni di contenimento occupazionale – dice il senatore Bartolo Fazio, coordinatore provinciale della Margherita a Palermo -. Cosa ancora peggiore se a pagare queste scelte debbano essere i lavoratori del Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia, che risulta tra le regioni che hanno più contribuito al rilancio della società. Non sono più tollerabili i disservizi per l’utenza determinati dagli uffici vuoti, con code interminabili”.

Nell’interrogazione si fa riferimento alla riorganizzazione del servizio postale che prevede in Sicilia la soppressione degli uffici nei piccoli centri abitati e la riduzione di oltre 70 zone di recapito. I parlamentari ulivisti chiedono al ministro lo spostamento in Sicilia da parte di Poste Italiane di “nuovi progetti a favore dell’occupazione giovanile dell’Isola tanto mortificata e capaci di ridare qualità ai servizi offerti”.

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